Finalmente sentiamo parlare di diritti esigibili dai cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza e non più soltanto di obblighi connessi alla condizionalità.
E' l'obiettivo che il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha condiviso con gli assessori regionali competenti in materia di politiche del lavoro per fare il punto sulla riforma che, si legge in una nota, si concretizzerà nel programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori - GOL.
Con la riforma delle politiche attive del lavoro, annunciata per la fine di settembre, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza potranno vedere realizzarsi il programma previsto dalla legge nella seconda fase, quella non più amministrativa ma di orientamento, di formazione e di riqualificazione professionale e dell'incrocio domanda offerta.
Ma la corretta applicazione della legge presuppone una politica industriale che ponga le basi per uno sviluppo economico sostenibile, un mercato del lavoro nel quale siano garantiti i diritti dei lavoratori in uno spazio nel quale la legislazione e la contrattazione collettiva raggiungano un equilibrio tra le esigenze di flessibilità delle imprese e la necessità di stabilità dei lavoratori.
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