Caro Direttore,
Le scriviamo in riferimento alla sollecita risposta alla lettera aperta del signor Antonio Cascone, in merito alla proroga del nostro contratto, da Lei pubblicata stamattina nel suo spazio con il titolo “I navigator nuovi Lsu nell'Italia del mal debito”.
Ci terremmo a fare alcune precisazioni.
In primo luogo, vorremmo segnalarle che l’Associazione dei navigator è già nata, si chiama A.N.NA. e più volte Le ha inviato comunicati e lettere aperte, alla Ministra Catalfo prima ed al Ministro Orlando poi, che Le i si è ben guardato dal pubblicare. I Navigator hanno lauree magistrali di specifiche facoltà universitarie, ritenute le più attinenti al ruolo professionale, con un voto medio di laurea di 107 su 110. Nel dettaglio il 33% di noi proviene dalla facoltà di giurisprudenza, il 25% dalla facoltà di economia, il 19% dalla facoltà di psicologia, il 14% dalla facoltà di scienze politiche ed infine il 9% dalle facoltà di scienze sociali e pedagogiche. Siamo stati formati ad hoc ed al momento siamo tra i pochi esper ti di politiche attive che operano nel servizio pubblico.
Concordando con quanto affermato dallo stesso Ministro Orlando, riteniamo che lo spreco sarebbe stato quello di lasciarci a casa in un momento in cui il mercato del lavoro ha assolutamente bisogno di noi.
In secondo luogo, quanto ai contratti sottoscritti dai beneficiari, il dato non è pertinente, dal momento che noi non ci occupiamo dell’incrocio domanda offerta di lavoro, ma siamo operatori di politiche attive. Il nostro compito è infatti quello di riattivare le persone ed accompagnarle in un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. Se vogliamo però citare qualche numero, va precisato che i dati aggiornati al 31 ottobre 2020, ci dicono che 352 mila beneficiari hanno trovato un’occupazione, per una percentuale che supera il 25% dell’intero bacino di utenza dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Non riteniamo che il dato sia irrilevante, considerando che si riferisce ad un anno in cui il nostro Paese, a causa dell’emergenza Covid, ha pers o il 10% circa del Prodotto Interno Lordo e che, a ben guardare, mai numeri così importanti di occupati sono stati raggiunti dai servizi pubblici per l’impiego nel nostro Paese. Il totale dei contratti sottoscritti è quindi di 352.000,
di cui 159.149 a ter mine (converrà però che ciò prescinde dal nostro lavoro) e ben 192.851 ancora attivi ad ottobre scorso.
Egregio Direttore, Lei ci paragona agli LSU e sostiene che “siamo pagati per non far nulla” non soltanto offendendo ben due categorie di lavoratori, m a soprattutto alimentando un’informazione falsa e diffamatoria, per lo più utilizzata strumentalmente contro una parte politica.
Ci dispiace per il Suo sconforto, ma riteniamo che possa ben comprendere il nostro.
Cordiali saluti
A.N.NA.
Associazione Nazionale Navigator
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