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Faccio il Navigator


Vi faccio una confessione shock perché come sempre quando faccio una cosa preferisco capire.

  • Faccio il NAVIGATOR.

L'ultima volta che vi ho raccontato una cosa facevo lo psicologo sociale al Cara di Mineo, poi qualcuno ha cominciato a dire: "prima gli italiani, prima gli italiani, prima gli italiani e sono diventato un navigator, perché non ha detto prima gli italiani, belli e ricchi, ma ha detto prima gli italiani, tutti.

Quindi eccomi qua non lavoro più con i negri brutti e sporchi ma lavoro con gli italiani, poveri e prevalentemente ignoranti.

Stavolta quindi vi racconto quello che faccio da navigator, quello che mi piacerebbe fare e quello che non posso fare. Ho come la sensazione che tutti i lavori che in Italia sono da sputtanare, me li trovo io. Questa cosa mi dispiace.

Premetto che non è colpa mia perché sono uno psicologo e fare stare meglio le persone è il mio lavoro.


Lavorare con le persone per me è come per un meccanico lavorare alla ferrari e non ci posso fare niente.

La seccatura è che per stare meglio dobbiamo abitare necessariamente una società in modo consapevole e attivo.

Questa cosa molte persone non la sanno e come navigator cerchiamo di fare capire pure questa cosa; il nostro scopo è quello di valorizzare le risorse della società e le risorse più importanti sono le risorse umane, le persone.

  • chi sono i navigator

Io sono uno psicologo ma non tutti i navigator sono psicologi; i navigator sono economisti, giuristi, avvocati, sociologi e compagnia bella.

Personalmente insieme ad altri 5 colleghi faccio il navigator a Monreale. Due di noi sono psicologi, economisti e giuristi gli altri.


Lo capisco che chiamarci navigator ci fa sentire tutti un po' all'altezza del ruolo.

Pensiamo magari che tutti possiamo fare i navigator ma purtroppo non è così.

Tra i colleghi navigator d'Italia ci sono persone pluri specializzate e perfino con dottorato di ricerca: sono di fatto scienziati. Lo capisco che però in Italia gli scienziati sono considerati quasi come la merda ma questo è un altro discorso.

La verità è che i navigator sono tutte persone dall'alto livello di competenza che offrono un servizio di eccellenza e la popolazione ne usufruisce gratis. È la prima volta in Italia che un servizio multidisciplinare di questo tipo è offerto alla cittadinanza gratuitamente. Cominciamo a capire che le persone non hanno a disposizione “i navigator”; hanno a disposizione professionisti di ogni tipo.


 

  • Quindi cosa facciamo?

Immagina di essere povero. Fino all'altro ieri se lo eri ti dovevi vergognare perché per la società era colpa tua.

Da ieri invece la società ha ammesso parte delle sue colpe. Se sei povero è un po' colpa tua ma è anche un po' colpa della società. Cominciamo ad accettare che le nostre difficoltà economiche sono l'effetto del nostro disagio non la causa.

Accettiamo comunque che nessuno si deve più vergognare e proviamo a cambiare.

La vergogna è quella sensazione che si prova quando pensiamo di poter essere disapprovati mentre la rabbia quella sensazione che proviamo quando pensiamo che qualcosa non è giusto.

  • Politica attiva del lavoro vs politica passiva

Molte persone infatti pensano che le persone non si meritano il reddito cittadinanza perché non fanno niente e chiariamo immediatamente questa cosa.

I beneficiari di RDC cittadinanza hanno capito che il reddito di cittadinanza non è elemosina. Non è un atto caritatevole.

Quando facciamo la carità a qualcuno seduto sul marciapiede ci aspettiamo che quello che rimanga seduto sul marciapiede. Cioè non deve fare niente.


Quando si percepisce il reddito di cittadinanza si firma un vero e proprio contratto con la società; e la società si aspetta un sacco di cose in cambio e i beneficiari lo sanno.

È la prima cosa che imparano è che non possono più né dormire, nel lavorare in nero.

  • Le cause della povertà

Ora accendiamo il cervello e seguimi perché faccio un po' di approfondimento.

Le cause delle nostre difficoltà economiche possono essere quindi sia personali sia contestuali.

In questo caso il contesto cioè la società sa che è un po' anche colpa mia quindi ti supporto economicamente in modo che poi rimetterti in carreggiata.

Il supporto economico però non basta. Nel lungo termine non funzionerebbe. Il supporto economico permette alle persone di rallentare col cervello e potersi rimettere in discussione perché se viviamo nell'emergenza non sappiamo dove sbattere la testa per campare. Col RDC cittadinanza quindi le persone rallentano e provano a capire cosa può essere andato storto nella loro vita.

  • causa o effetto?

Ricordiamoci che la povertà non è la causa dei nostri problemi ma è l'effetto dei nostri problemi.

Possiamo essere poveri per due motivi fondamentali una possibile causa della nostra povertà è un nostro mancato inserimento sociale.

Come psicologo lo ripeto ogni giorno che l'integrazione sociale riguardo ognuno di noi non solo gli immigrati. Ognuno di noi deve capire come abitare una società e non esserne ne escluso né viverla ai margini. Per abilitarla da dentro non solo dobbiamo condividerne i valori ma dobbiamo avere qualcosa da fare.

È giusto e sbagliato non lo so, non sono un prete, siamo scienziati e cerchiamo di capire come funzionano le cose non come dovrebbero funzionare.

Quindi la domanda è: è utile una vita da escluso?

Assolutamente no perché diventi povero.

L'altra causa molto più banale che determina criticità economiche è l'assenza di lavoro.

Per non essere poveri quindi è necessario intervenire sulle cause non sull'effetto.

  • Integrazione sociale o reinserimento lavorativo?

Noi navigator siamo chiamati ufficialmente a intervenire solo quando le persone hanno difficoltà di inserimento o reinserimento lavorativo. Teoricamente il reinserimento sociale dipende dai comuni e dai servizi sociali.

Ma qui viene il bello. non è così perché ci occupiamo anche di reinserimento sociale di fatto.

Chi trova lavoro si integra o chi si integra trova lavoro? cosa viene prima? Nessuno lo sa probabilmente i due processi sono paralleli. L'unica certezza è che ognuno di noi nella propria vita me compreso per trovarsi in difficoltà ed essere sbattuto fuori da tutto. Il reddito di cittadinanza ha permesso alle persone di poter rientrare.

Ora è facile dire: sì, ora i navigator trovano lavoro ai cristiani. Perché finalmente ora lavoro solo con i cristiani. La risposta è sì ma non è uno schiocco di dita. Sarà l'esito di un processo lungo, anche formativo.

  • Come il meteo

Prima di tutto dobbiamo capire quand'è che le persone trovano lavoro, per creare quelle condizioni che favoriscono l'occupabilità. Quindi cominciamo a chiedere cos'è che hanno in comune le persone che lavorano e cosa hanno in comune le persone che non lavorano, perché è pura statistica ogni fenomeno può essere statisticamente descritto queste caratteristiche che hanno in comune le sappiamo tutte e ora ce le ricordiamo.

È come con le previsioni del tempo: se si verificano determinate condizioni allora probabilmente piove.

Non è certo che piove ma è più probabile. e certe volte diventa quasi certo. Lo stesso tipo di ragionamento può essere fatto lo stesso anche al riguardo dell'occupabilità di una persona qualsiasi.

  • Fuori o dentro la nostra sfera di influenza?

Tutti noi in automatico pensiamo che tutto quello che ci succede nella nostra vita di brutto dipende da cause al di fuori del nostro controllo e purtroppo non è così.

Dipende anche da cosa fuori dal nostro controllo ma molte cose dipendono anche da noi.

Siamo d'accordo sul fatto che la vita è una botta di culo le molte persone lavora non solo perché hanno avuto culo e magari altre persone non perdono il lavoro perché hanno altrettanto culo ognuno di noi nella sua vita può ritrovarsi tutto ad un tratto povero e ognuno di noi vorrebbe un supporto serio.

Mio padre adesso è pensionato ma se dieci anni fa avesse perso il lavoro cosa avrebbe fatto? cosa avrebbe potuto fare ?e non parliamo di una madre che da casalinga non sarebbe neanche stata capace di mandare un'email per candidarsi. per non parlare che l'impiego pubblico che è stato il vecchio reddito di cittadinanza cioè molte persone venivano posteggiate in un ufficio senza chiedere loro niente in cambio. secondo i luoghi comuni che ho sentito in questi giorni quindi mia madre avrebbe dovuto sostituire i nigeriani nelle piantagioni di pomodoro e magari al nord Italia avrebbe dovuto lavorare nelle risaie.

  • Alcune condizioni che favoriscono l'occupazione su cui non possiamo intervenire

Quindi quali sono queste condizioni che favoriscono l'occupazione?

Tutti pensiamo immediatamente al contesto?

È vero che se nasciamo a Milano abbiamo più probabilità di trovare lavoro piuttosto che se nasci a Palermo. ma perché a Palermo alcune persone lavorano e altre no ?

Raccomandate. tutte raccomandate sono? NO, alcune persone non lo sono, tra i navigator non c'è nessuno raccomandato. Quindi cosa hanno in comune queste persone che lavorano e non hanno raccomandazioni ?

Cosa hanno in comune queste persone che lavorano?

  • sesso

Se noi prendiamo 100 persone insieme sono in maggioranza maschi. A prescindere dal pregiudizio per cui sappiamo che i maschi siano scelti prima c'è anche una questione culturale di fondo. Perché i maschi cercano di più lavoro perché le donne ammettono di dover lavorare solo se sono single o che il proprio compagno non si sappia prendere cura di loro o è in galera. Comunque lasciamo stare sto discorso perché se fossi donna mi cercherei lo stesso un lavoro anche se mio marito guadagna abbastanza.

  • età

Un'altra caratteristica che hanno in comune le persone che trovano lavoro è l'età. Più si è giovani più sono alte le probabilità di trovare lavoro.

  • esperienze passate

Un'altra solo le esperienze lavorative passate. se ho fatto bene una cosa prima

probabilmente la rifarò.

  • formazione

un'altra ancora è la nostra formazione: più nella vita ho imparato cose più è probabile che io le cose che ho imparato le faccia.


Cominciamo a capirci noi navigator interveniamo sulle condizioni che aumentano la probabilità di far trovare lavoro alle persone ma naturalmente possiamo intervenire solo su alcune condizioni. Se sei un uomo o una donna rimani un uomo o una donna. La tua età te la tieni, non cambia e non possiamo neanche cambiare il passato quello che è stato fatto prima .è già stato fatto

  • Altre condizioni che favoriscono l'occupazione su cui possiamo intervenire

Possiamo intervenire solamente sulle condizioni ai fattori presenti. Quindi l'unica cosa che possiamo fare è dire alle persone di formarsi o di cambiare contesto.

Per questo l'offerta congrua è lontana.

Se, a prescindere da quello che facciamo, la nostra probabilità non aumenta allora probabilmente in un altro contesto ci sono maggiori occasioni .

Di fatto in molti casi non ci sono tante possibilità: o studi o te ne vai. A meno che non ci sono quelle opportunità che assecondano le tue caratteristiche presenti.

Questi sono solamente i fattori oggettivi cioè quelli facilmente rintracciabili. In realtà ci sono un sacco di fattori soggettivi ovvero fattori della nostra testa ad esempio il reale livello di competenza, il nostro reale livello di autonomia, quanto ci sappiamo muovere.

Il nostro equilibrio emotivo perché naturalmente dobbiamo trascurare che l'ansia impedisce alle persone di fare cose.

Un'altra domanda quindi è: i navigator lavorano?

Assolutamente sì e fanno cose difficilissime e importantissime.

Non le sai fare tu. Un sacco di persone da invisibili, ora esistono di nuovo in questa società e non sono più numeri, hanno un nome e un cognome.

Ti piace la cosa? Ora l'hai capito?

E sai quale è il problema? Che siamo pochi.

La cosa bella comunque è che dovevano esistere prima perché gli effetti del nostro lavoro si vedranno fra un po'.

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